Il Computo metrico: cos’è e a cosa serve?

Il computo metrico è redatto in base ad un progetto edilizio (nuova costruzione, ristrutturazione, manutenzione) e ne descrive quantificandole tutte le lavorazioni necessarie alla sua esecuzione.

Oltre all’indicazione delle lavorazioni da eseguirsi, il computo metrico riporta (solitamente in forma
tabellare) la quantificazione di ogni singola opera mediante le specifiche unità di misura (es. mq. o m2 di tinteggiature - Kg. di ferro per armature – ml. di cavi elettrici - numero punti luce ecc.) e la tipologia dei materiali che verranno utilizzati.

Per descrivere in modo esauriente le lavorazioni si ricorre alla suddivisione delle stesse in categorie (es. nella categoria “Pavimenti” verranno riportate voci del tipo: rimozione di pavimenti del massetto delle zoccolature … posa in opera di massetto ecc.). In casi specifici potranno essere raggruppate tutte le voci riguardanti le lavorazioni divise per singoli ambienti o per singole unità immobiliari.

Ciò allo scopo di rendere il miglior servizio possibile alle imprese e/o al committente.

Il computo metrico sarà quindi sottoposto alle imprese le quali, stimando qualità, quantità e tempistiche relative al cantiere, determineranno il costo totale dell’opera, mentre il committente, potrà effettuare una pianificazione economica dell’intervento organizzandosi finanziariamente e nelle tempistiche. Richiedere ad un tecnico di redigere un computo metrico è sicuramente un ottimo modo per poter confrontare più offerte.

Il Computo metrico estimativo:
cos’è e a cosa serve?

Il Computo metrico estimativo ha lo scopo di stimare i costi relativi ad un intervento edile. Questa stima è effettuata integrando il computo metrico con l’indicazione per ciascuna delle voci elencate con i relativi costi unitari e con il costo della singola operazione, e conseguentemente con l’importo stimato per l’esecuzione di tutti i lavori di progetto. Il prezzo unitario di ciascuna lavorazione viene dedotto da specifici listini e prezzari.

E’ obbligatorio nel caso di opere pubbliche, ai sensi di quanto previsto dal Codice Appalti.

In ambito privato la stima del costo dei lavori predispone il committente ad effettuare valutazioni economiche in modo da organizzare tempistiche e finanziamenti.

In alcuni casi il computo metrico estimativo può essere utilizzato invece del calcolo ai sensi del D.M.
10.05.1977 n. 801, per il determinare il contributo da versare ai Comuni per la parte degli oneri concessori derivanti dal costo di costruzione (nuove costruzioni, ampliamenti ecc.).

 A volte per piccoli lavori di ammodernamento, contrariamente a quella che dovrebbe essere prassi consolidata, fra impresa e committenza non viene stipulato alcun contratto d’appalto lavori, in questi casi il computo metrico (reso estimativo dall’inserimento dei prezzi da parte dell’impresa) diviene il documento essenziale per regolare i rapporti tra i soggetti coinvolti (progettista, committente, impresa, Direttore dei Lavori) e gli impegni da questi assunti.

Altre volte il committente, contattate alcune imprese spiega (anche solo verbalmente) quali sono le opere da eseguirsi, al committente quindi, perverranno offerte redatte da ogni impresa su propri computi metrici estremamente diversi tra loro la cui confrontabilità spesso risulta impossibile e quindi anche l’oculata scelta dell’impresa appaltante.

Richiedere ad un tecnico di redigere un computo metrico è sicuramente un ottimo modo per poter evitare o per lo meno derimere con maggiore facilità liti e discussioni tra impresa e committenza.

Cos’è il computo metrico consuntivo?

Il Computo Metrico Consuntivo è redatto quando l’opera è stata ultimata. Questo computo si basa sulle effettive lavorazioni portate a termine. Permette un confronto con quello estimativo precedente all’inizio dei lavori (computo metrico preventivo), così da conoscere i costi effettivamente sostenuti. Il più delle volte viene commissionato dall’impresa o dal committente allo scopo di derimere eventuali intervenute discussioni tra le due parti.