SCIA - Segnalazione Certificata di Inizio Attività

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è il titolo edilizio necessario per realizzare interventi edilizi più rilevanti rispetto alla CILA, che possono interessare anche parti strutturali dell’edificio o comportare modifiche dei prospetti. A Roma viene utilizzata per numerosi interventi di ristrutturazione edilizia, nel rispetto delle normative urbanistiche ed edilizie vigenti.

Quando serve la SCIA?

La SCIA è richiesta per tutti gli interventi che non rientrano nell’edilizia libera o nella CILA e che presentano un impatto più significativo sull’organismo edilizio.
Tra i principali casi rientrano:

 - interventi di ristrutturazione edilizia che coinvolgono parti strutturali;

 - apertura, chiusura o modifica di finestre e porte su facciata;

 - realizzazione o modifica di scale interne strutturali;

 - frazionamenti o fusioni immobiliari con opere strutturali;

 - interventi che alterano i prospetti dell’edificio;

 - opere interne rilevanti che non possono essere eseguite con CILA.

Nel contesto di Roma Capitale, la SCIA è frequentemente utilizzata per interventi di ristrutturazione più complessi, sia in ambito residenziale che commerciale.

Interventi esclusi dalla SCIA

La SCIA non è sufficiente quando l’intervento comporta:

 - nuove costruzioni;

 - ampliamenti volumetrici significativi;

 - interventi di ristrutturazione urbanistica;

 - opere soggette a Permesso di Costruire.

In tali casi è necessario ricorrere a un titolo edilizio diverso, generalmente il Permesso di Costruire, previa verifica urbanistica e normativa.

Documentazione richiesta

Per presentare una SCIA completa e conforme alle disposizioni di Roma Capitale è necessario predisporre:

 - relazione tecnica asseverata dal professionista abilitato;

 - elaborati grafici dello stato di fatto, stato di progetto e comparativo;

 - relazione strutturale e deposito del progetto strutturale, ove richiesto;

 - verifica della conformità urbanistica e catastale dell’immobile;

 - documentazione fotografica;

 - eventuali autorizzazioni o pareri di enti competenti;

 - adempimenti relativi alla sicurezza nei cantieri.

Il professionista assevera la conformità dell’intervento e si assume la responsabilità tecnica della segnalazione.

Tempi e procedura

La SCIA a Roma viene presentata tramite il portale SUET di Roma Capitale.
Dalla data di presentazione:

 - i lavori possono iniziare immediatamente;

 - l’amministrazione comunale può effettuare controlli successivi;

 - l’intervento deve rispettare tutte le normative vigenti in materia urbanistica, strutturale e di sicurezza.

Nonostante l’immediata efficacia, la SCIA richiede una verifica tecnica accurata, poiché eventuali irregolarità possono comportare sanzioni o provvedimenti repressivi.

Fine lavori e aggiornamento catastale

Al termine degli interventi eseguiti con SCIA, il tecnico incaricato provvede a:

 - presentare la comunicazione di fine lavori;

 - redigere l’aggiornamento catastale tramite pratica DOCFA, se necessario;

 - attestare la conformità finale delle opere realizzate.

Questa fase è fondamentale per garantire la piena regolarità dell’immobile e la sua corretta commerciabilità.

Perché affidarsi a un tecnico specializzato?

Una SCIA redatta correttamente garantisce:

 - interventi conformi alla normativa urbanistica ed edilizia;

 - riduzione del rischio di sanzioni e contestazioni;

 - corretta gestione dei rapporti con il Comune di Roma e gli enti coinvolti;

 - maggiore sicurezza nella realizzazione di interventi complessi.

Affidarsi a un tecnico specializzato consente di affrontare la procedura SCIA con maggiore consapevolezza, evitando errori che potrebbero compromettere l’intervento o il valore dell’immobile.